martedì 28 giugno 2011

Nokia, cosa ci combini?


Per tanti anni sono stato un affezionatissimo cliente Nokia. I primi smartphone avanzati sono nati proprio nelle fucine del marchio finlandese, equipaggiati con le prime versioni di Symbian, un sistema operativo snello e versatile e dalle spiccate attitudini multimediali. Dopo i meritati successi e la conquista assoluta del mercato, però, c'è stata un'inversione di tendenza apparentemente irreversibile. Forse troppo sicuri della propria posizione di predominio i piani alti di Nokia hanno sottovalutato l'arrivo sul mercato dei nuovi SO concorrenti: iOS ed Android. Sta di fatto che ormai nella gelida Finlandia stanno raschiando il fondo del barile. 

E' di qualche mese fa la notizia di una join venture con Microsoft con la missione di far salire a bordo dei prossimi smartphone di punta della Nokia il sistema operativo Windows Phone. I primi modelli dovrebbero comparire sul mercato alla fine dell'anno, al più per l'inizio del 2012. La mia opinione è che affonderanno insieme. Il sistema Microsoft è nato zoppo e intenzionalmente limitato. A fronte di una fluidità senza paragoni c'è la totale assenza di alcune funzionalità basilari, uno su tutti, per esempio, l'inserimento di documento nella memoria di massa senza passare per il cloud, e un'interfaccia grafica inesistente. Così scarno, se avesse anche delle incertezze nell'eseguire le operazioni sarebbe il colmo. Ne ha parlato anche Andrea in un vecchio post.

E' di qualche giorno fa la notizia che il glorioso sistema Symbian è stato completamente abbandonato da Nokia e venduto ad Accenture. Chissà che non riescano a farlo risorgere almeno loro (ma ne dubito). 

Ancora qualche giorno fa ho letto l'annuncio del nuovo smartphone N9, con MeeGo (sistema operativo su base linux), in uscita a Settembre. Mi sono detto: "Forse hanno capito che bisogna puntare sul rinnovamento". Tra l'altro questo nuovo prodotto non è male. Hardware buono, anche se non all'ultimo grido, e un SO tutto da scoprire*! Poi oggi leggo una dichiarazione del CEO Stephen Elop: "anche se N9 si rivelerà un successo, MeeGo sarà abbandonato per dedicarsi totalmente a WP7"

Sono completamente impazziti? Forse stanno scrivendo una guida su come distruggere un impero... Oppure qualcosa mi sfugge. Sembra che ci sia del dolo dietro tutta questa disfatta. Quale motivo li spinge a produrre un telefono che già in partenza non sarà più supportato e a dichiararlo con il sorriso sulle labbra? Quale motivo dovrebbe convincere noi, acquirenti, a comprare un telefono del genere? Bah, sono rimasto basito.

*LE caratteristiche tecniche sono tratte da www.telefonino.net: realizzato in policarbonato monoscocca ed è dotato di un display curvo "Gorilla Glass" da 3.9 pollici AMOLED con touchscreen capacitivo e risoluzione di 854 x 480 pixel, supporto alle reti GSM/EDGE ed UMTS/HSPA (14.4Mbps/5,76 Mbps), fotocamera da 8 megapixel con ottica Carl Zeiss in grado di registrare video HD @720p, fotocamera anteriore per le videochiamate, processore ARM Cortex-A8 OMAP3630 da 1GHz con GPU PowerVR SGX530 ed 1GB di RAM.

Troviamo inoltre WiFi a/b/g/n, GPS ed A-GPS, Bluetooth 4.0, NFC,batteria da 1450 mAh, un jack da 3,5 mm per cuffie e porta micro USB. La memoria integrata è da 16GB o 64GB.

giovedì 23 giugno 2011

Rivoluzione nel mondo della fotografia?

Una start-up californiana che opera nella Silicon Valley, la Lytro, sta per lanciare sul mercato degli obiettivi di propria produzione che permetteranno alla fotografia di fare uno step evolutivo non da poco: i nuovi sensori sono in grado di catturare colore, intensità e direzione di ogni raggio luminoso che forma il campo di luce intorno all’immagine fotografata. In pratica è come se si stessero scattando tante foto ad ogni punto di vista possibile dell'obiettivo, il quale è in grado di rilevare la direzione della luce che lo colpisce... 



ok figo, ma cosa vuol dire? 

Un giretto qui per giocare con gli esempi in flash potrà chiarire le idee... 

Praticamente saremo in grado, grazie ad un software sviluppato appositamente, di cambiare il punto di messa a fuoco di una foto dopo averla scattata, e l'operazione è ripetibile tutte le volte che vogliamo! 

I fotografi, una volta scattata la foto, potranno eventualmente anche realizzare una foto 3D (i dati sulla direzione dei raggi di luce lo consentono senza richiedere due obiettivi). 

Questa tecnologia non è lontana dalla commercializzazione, si parta di fine 2011, ed anche i costi permetteranno di mettere in commercio delle macchine fotografiche di nuova generazione non più costose delle attuali! La stessa Lytro produrrà una propria macchina fotografica e non è ancora chiaro se concederà la licenza dei propri sensori alle altre compagnie di settore. 

Roberto

mercoledì 22 giugno 2011

Airplay mirrorig per iPad (iOs5)


Dopo qualche giorno di latitanza, periodo durante il quale vi ho comunque lasciato in buone mani, torno a parlarvi del mondo della mela morsicata segnalandovi questo video che mostra quali possono essere i pregi di una delle funzioni più interessanti del nuovo iOs5: l’ Airplay mirroring.
Si tratta della possibilità, tramite apple TV, di mostrare sulla TV di casa tutto quello che viene mostrato su iPad, il collegamento non richiede fili ma viene effettuato tramite Wi-Fi.
Disponibile (nella beta di iOs5) al momento solo per iPad 2, è una delle funzioni, forse l’unica, per cui potrebbe attirarmi la Apple TV che al momento reputo priva di contenuti.
Il video mostra chiaramente quale può essere l’uso di questa funzione: navigazione web , giochi, foto.
Mi ha sorpreso molto la fluidità dei video che sembra non risentano della mancanza del passaggio dati tramite cavo.
C’è qualche frazione di secondo di ritardo fra quello che succede sul display dell’iPad e quello che viene visualizzato sulla TV e questo potrebbe pregiudicare l’uso di tale funzione soprattutto per i giochi più dinamici, nel complesso però sembra rispondere adeguatamente.
iOs 5 è solo alla beta 1 e può darsi che la funzione migliori ulteriormente con il rilascio delle prossime versioni, sembra che la beta 2 sarà rilasciata entro i primi giorni di Luglio.
Ricordo che la versione finale, installabile da tutti i possessori degli iDevice (dall’iPhone 3gs in poi), sarà disponibile a settembre.

Andrea





martedì 21 giugno 2011

Al via la più grande cyber guerra della storia

Qualcosa si muove in backgroud, a quanto pare qualcosa di grosso...




Da qualche giorno LulzSec e Anonimous, due comunità di hacker, si sono unite (solitamente sono rivali, ma quando si trova un fronte comune...) e stanno dando il via ad una serie di attacchi sparsi per il globo con lo scopo di ottenere dati sensibili dai vari governi mondiali e renderli disponibili alle varie comunità di utenti sparsi per la rete.

Potrebbe succedere di tutto, come potrebbe non succedere un bel niente, solo il tempo può darci una risposta...

La guerra è iniziata, LulzSec l'ha annunciato con vari messaggi sul proprio account di Twitter:
Adesso o mai più. Unitevi a noi, vi aspettiamo... La storia comincia oggi
Potete seguire gli sviluppi cercando l'alias #AntiSec su Twitter: non sto qui a fare l'elenco degli attacchi portati a termine nelle ultime ore, cito solo un attacco ad un sito affiliato all'FBI, dal quale con una semplice SQL Injection hanno avuto accesso a più di 1000 account con i relativi dati di accesso!

Ovviamente sono diverse le opinioni degli utenti, chi supporta l'attacco e chi ha paura che i propri dati vengano sottratti per poi essere usati con scopi fraudolenti... e voi da che parte state?
Cyberwar is on. It was governments and corporations the ones who started it. The point of no-return was crossed quite some time ago

Roberto 

Il Commodore 64 torna alla carica



Questo è un post dedicato ai nostalgici. A quanti, da piccoli, hanno passato ore davanti alle sue fantastiche immagini "pixellose" riprodotte su mastodontici televisori a tubo catodico. Sembra preistoria... Eppure "Commodore USA" punta proprio sulla nostra nostalgia per far decollare il suo nuovo progetto, avviato lo scorso anno e concretizzato da pochi giorni. Torna sul mercato il glorioso Commodore 64! Non è lo stesso personal computer che ci ha fatto sognare negli anni '80. E' aggiornato ai nostri tempi, ma mantiene il design, l'indimenticabile colore beige, e il principio costruttivo: tutto l'hardware è inserito nel blocco tastiera. Il modello di punta di questo nuovo C64x è equipaggiato con un processore Atom dual core da 1.8Ghz, una scheda grafica nVidia Ion2, hard disk da 1Tb, 4Gb di ram DDR3, lettore di smartcard e lettore bluray. Ovviamente ci sono tutte le connessioni più moderne, 5 porte usb e schede per WiFi e Bluetooth. Il tutto sarà gestito da Ubuntu, comunque è garantita la piena compatibilità con Windows. La Commodore rilascerà poi ai propri acquirenti l'emulatore dei giochi originali per fare un salto nel passato! 
Io ho ancora il mio vecchio C64. E' abbandonato in un mobile del salotto, ma l'idea di rivederlo funzionante mi ha quasi fatto scendere una lacrimuccia...
Di certo non è un PC che si propone agli amanti del design, è una bellissima trovata, ma purtroppo non so quanto avrà successo. Complici anche i prezzi... il modello più potente viene proposto a 895$ (circa 625€). Vi lascio il listino qui sotto.


Thomas


lunedì 20 giugno 2011

Google Doodles - Una Gibson da 268 milioni di dollari

Google ormai ci ha abituati a simpatiche iniziative: di volta in modificano il proprio logo in base all'evento da ricordare in un determinato giorno. I gadget di Google si chiamano Doodles (raccolta completa), ed il logo modificato rientra tra questi. In particolare da un po' di tempo i Doodles diventano sempre più interattivi: qualche giorno fa, per l'anniversario della nascita di Les Paul, il creatore della Gibson, Google ha ideato un Doodle che tentava di riproporre la chitarra in questione, ed era possibile addirittura suonarlo! 



Quanti hanno perso qualche minuto per giocarci un pochino? Credo chiunque utilizzi un computer... E' notizia di qualche giorno fa che qualcuno, evidentemente con un po' di tempo da perdere, ha fatto un'analisi sulle possibili perdite causate dal gingillo di Big G. Cito testualmente dal Daily Mall:
“A giugno 2011, Google ha in media 740 milioni di visitatori al giorno. Durante i due giorni del Doodle di Les Paul, questi 740 milioni di visitatori, secondo le analitiche di RescueTime, hanno passato 26 secondi in più sulla homepage di Google, rispetto al normale. Il che, moltiplicato, fa oltre 5 milioni di ore complessivamente: su due giorni, arriviamo a 10,7 milioni di ore spese a giocare con il Doodle di Les Paul. Considerando che l’utente medio di Google guadagna 25 dollari all’ora, il Doodle è costato complessivamente a tutte le aziende intorno al mondo oltre 268 milioni di dollari in produttività."
Un'analisi simile, incentrata sull'impatto ambientale piuttosto che sull'eventuale danno economico, venne fatta ai tempi del Doodle dedicato a PacMan, cito da DownloadSquad:
"La capacità di elaborazione richiesta da questi doodle spinge al massimo l’hardware del nostro Pc, richiedendo dunque fra i 15 e i 20 watt di energia in più. Il che, moltiplicato per gli svariati milioni di utenti che, di certo, transitano sulla homepage del motore di ricerca, ha potuto – e potrà – portare a una maggior richiesta di energia complessiva davvero preoccupante. [...] E’ più della corrente che lo stato del Wyoming usa in un anno”.



Leggere le due analisi mi ha strappato più di un sorriso, perché: 

1- secondo qualcuno io guadagno 25$/ora (ovvero 5200$/mese)... si ok, è vero, dicono l'utente medio di Google, cacchio però così mi sento proprio sottostimato! 

 2- se io non guadagno 25$/ora, e tu che leggi non guadagni 25$/ora... quanto cavolo guadagna sta gente che perde tempo con analisi inutili? 

 3- "La capacità di elaborazione richiesta da questi doodle spinge al massimo l'hardware del nostro Pc...": ovvero volete farmi credere che gente che guadagna molto più di 25$/ora (perché è una media, ricordate?) passi le giornate lavorando su un IBM del 1994, magari equipaggiato con un bell'x386 con 512KB di RAM?  

4- Quindi la crisi economica mondiale è colpa di Facebook? 

Roberto

sabato 18 giugno 2011

Le innovazioni di casa Google

Questi sono giorni di grandi cambiamenti per Google! Sono stati introdotti ben 3 nuovi servizi per gli internauti di tutto il mondo: la ricerca per immagini, la ricerca vocale e i "luoghi" nella homepage del sito mobile.
Per ora in Italia non è disponibile la funzione vocale, ma il resto già è operativo.

Per iniziare a sfruttare le nuove potenzialità basta raggiungere la homepage con il proprio browser e cliccare in alto sul link dedicato alle immagini. Nella casella di testo poi potrete scrivere la parola chiave, come al solito, o selezionare il nuovo pulsante per caricare una foto, sulla base della quale avviare una ricerca. Tutto qui! Semplice, no? A dire il vero ho fatto qualche prova, ma non ha funzionato granché bene. C'è da lavorare per rendere efficace questa nuova funzionalità. Come primo test ho fotografato un vecchio telefono cellulare in mio possesso (un sonyericsson t610) e ho provato ad avviare la ricerca partendo dalla mia foto. Niente da fare, sono apparse immagini la cui correlazione principale con la mia era il colore di sfondo...
Il secondo test è stato fatto con la foto di una Ferrari 360 spider e con quella tutto è andato bene. Al momento un po' deludente.

Passiamo all'innovazione dedicata alla versione mobile del motore di ricerca. Anche qui la prima cosa da fare è raggiungere la home page di Google. Vedrete in basso una nuova fila di icone e in alto, invece, un nuovo link: "places". Tramite queste scorciatoie potrete ricercare i luoghi più vicini alla vostra posizione selezionandoli per categoria. Quindi: ristoranti, caffè, bar, fast food... molto utili a mio avviso "benzinai" e "bancomat". Una volta tappato sul vostro obiettivo sarete dirottati verso una pagina in cui avrete evidenziati tutti i risultati su google Maps. Ho testato anche questo servizio, e devo dire che funziona piuttosto bene. Aggiungerei ancora qualche categoria, ma c'è sempre tempo per migliorare.

Thomas

venerdì 17 giugno 2011

Olimpiadi 2020: si candida Tokyo, game over per Roma


Fin’ora c’era la speranza che la corsa per le olimpiadi del 2020 fosse senza avversari temibili, Roma è stata la prima a candidarsi ufficialmente con grande anticipo rispetto alle scadenze prefissate per le presentazioni dei progetti.
Sito ufficiale, comitato pagato fior di euro e il progetto sembrava abbastanza promettente, fino ad oggi.
Tokyo è meglio sotto diversi punti di vista (organizzativo, economico, etc) Roma per altri (paesaggistico, partecipativo, etc) e, paradossalmente, se non fosse stato per il terremoto/tsunami, avrebbero lottato fino all’ultimo per ottenere le olimpiadi.
Invece il governatore della capitale giapponese ha messo subito le cose in chiaro “sfruttando” l’effetto terremoto, ha dichiarato "E' molto importante continuare a tenere accesa la fiaccola e spero che il Giappone sia tutto unito nel dare sostegno alla candidatura” e ha poi parlato di valore “fortemente simbolico” e di “processo di ricostruzione".
Basterebbero queste frasi, Roma può anche ritirare la candidatura.





giovedì 16 giugno 2011

Apple Back to school edizione 2011


Torna con una nuova edizione il back to school di Apple, oltre agli sconti che è possibile ottenere, Apple regala un buono di 75 € agli studenti e ai docenti che decideranno di comprare un Mac da usare sul mac apple store.
Questi gli sconti
  • MacBook a partire da 900€ con la possibilità di risparmiare fino a 99€;
  • MacBook Pro disponibili a partire da 1.080€ con un risparmio fino a 95€;
  • MacBook Air a 939.48€ con un risparmio fino a 95€;
  • iMac da 1.081€ con possibilità di risparmiare fino a 114€.
Forse la peggiore back to school di sempre visto che nelle ultime edizioni, ad esempio, veniva offerto gratuitamente un iPod touch.
Il buono poteva essere almeno un itunes card così spettava all’utente decidere come spenderlo, se in iTunes, sull’app store o sul Mac app store.
Le app che si trovano sul Mac app store hanno molto spesso alternative gratuite scaricabili sul web ed inoltre molte hanno dei prezzi veramente esorbitanti per le loro funzioni.


mercoledì 15 giugno 2011

Le app da avere [2 parte]: Dropbox


Approfondisco l’argomento dropbox, app molto attuale dato che gran parte dei servizi che offrirà Apple con iCloud vengono offerti gratuitamente già da qualche anno da Dropbox.
L’applicazione è multipiattaforma: è compatibile con tutti gli iDevice, Android, Blackberry, Windows, Mac OSX, etc.
Si tratta di uno spazio di archiviazione su server remoto (2 gb tanto per iniziare) su cui si possono archiviare tutti i file che vogliamo e a cui si può accedere da ogni dispositivo su cui abbiamo fatto il login con i nostri dati, sia da app che collegandosi con il  browser al sito www.dropbox.com/   .
Numerose app di iPhone (ES: quick office e la maggior parte delle applicazioni che gestiscono i download dei file) permettono di salvare i file creati/modificati direttamente sullo spazio condiviso, e, viceversa, dall’app di dropbox è possibile aprire/scaricare i file su altre applicazioni.
Altra funzione molto comoda e che uso molto è la possibilità di condividere cartelle/file con altri utenti dropbox.
Lo spazio di 2 gb iniziale è espandibile, sempre gratuitamente, fino a 8gb invitando altri amici ad utilizzarlo (250 mb ad account aperto), se questo non vi dovesse bastare è possibile acquistare spazio extra anche se i prezzi non sono molto concorrenziali 50 gb 99$/anno e 100 gb 199$/anno.

Ce la farà iCloud a soppiantare Dropbox?


iOS, recensione e confronto con Android



Finalmente eccola: la mia recensione di iOS (versione 4.3)!
Ho scorrazzato in lungo e il largo per il sistema e sono pronto a dare il mio giudizio. Ovviamente non mancheranno dei parallelismi con Android.
Fin dalla prima accensione si capisce bene che il leit motiv di questo sistema operativo è la reattività. Tutto ciò che si dice sulla fluidità di sistema e immediatezza di risposta ai comandi è vero. Le pagine scorrono fluide e le applicazioni si aprono in tempi rapidissimi. Di contro, però, non è altrettanto vero che sia completamente privo di impuntamenti. Forse è la quantità di ram dell'iPod a fare da "collo di bottiglia", ma quando si spinge sull'acceleratore e si aprono molte app (ho installato quelle che uso abitualmente anche sul mio telefono per test) il terminale inizia a risentirne un po'. Niente di eclatante, ma succede. L'interfaccia di base è minimalista, elegante ed estremamente curata. Caratteristiche che, generalmente, si fanno sentire anche nei programmi di terze parti. Alla Apple non si può proprio dire niente sul design, sia del software che dell'hardware. Android in questo ha da imparare parecchio. Soprattutto deve porre dei limiti alla fantasia degli sviluppatori. 

Presa confidenza con l'interfaccia si parte alla scoperta delle varie configurazioni, di Safari e, ovviamente, del mitico App Store! Ho impostato il mio account Gmail tramite Exchange ed è andato tutto bene. C'è anche la possibilità di utilizzare la configurazione automatica, ma non è perfetta. Il push non funziona e, almeno a me, non scarica la rubrica dei contatti. Con quest'ultima ho avuto problemi anche in exchange a dire il vero, sono riuscito a scaricare solamente il primo numero di telefono di ogni contatto... gli altri non ho capito bene che fine abbiano fatto. Le mail si leggono tranquillamente in html, e vengono ordinate in conversazioni per oggetto, funzione molto comoda. Buona gestione, peccato che non si possano salvare gli allegati. Direi email senza infamia e senza lode. Utilizzando Gmail Android è un passo avanti in quanto a sincronizzazione soprattutto per la rubrica, ma va be', è il suo servizio, sarebbe stato strano il contrario. 

Dato che ero nelle mail e dovevo rispondere a qualche messaggio, ho deciso di farlo direttamente da iPod e provare la tastiera. Beh, è veramente eccezionale. Precisa, veloce e con un correttore ortografico ben bilanciato. Anche qui Android deve fare qualche sforzo in più per pareggiare i conti. C'è stato un bell'upgrade della tastiera con gingerbread, ma, sebbene più che accettabile, ancora è meno prestante di quella iOS. Sul market comunque si trovano alternative che portano la situazione in parità. Io ho comprato Better Keyboard e devo dire che con questa si viaggia alla pari. E' il bello dell'estrema personalizzazione del SO di Google.

Il passo successivo è stato provare Safari. Ottima navigazione, rapida e con una bella visualizzazione a schermo intero, la risoluzione del display fa la sua parte. E' imperdonabile che lo zoom manuale non faccia incolonnare automaticamente il testo. E' di una scomodità assurda. Bocciato, con insulti fantasiosi, Safari, ho installato Opera Mini, che non mi tradisce mai da anni. Il confronto sui browser di default determina la vittoria schiacciante di Android, a mio avviso. A fronte di una scattosità più marcata abbiamo il flash player, l'incolonnamento automatico e la possibilità di scaricare nativamente file dalla rete. Sul piano delle funzionalità non c'è confronto quindi. Comunque io ho Opera Mini anche su Android, del flash player non me ne faccio niente e preferisco rapidità di caricamento e leggerezza. 

Dopo un po' di websurfing è arrivato il momento dell'AppStore, finalmente. Ho creato il mio account e iniziato a cercare tutte le applicazioni che uso sul telefono. A parte un paio di casi, ci sono tutte, ma ne ho installate solamente alcune. Primi test con: Skebby, Guida TV di sorrisi e canzoni, Bubble blast 2, Imo.im, Facebook e ilMeteo.it. Le prime tre mi hanno dato qualche problema... crash sporadici e spontanei. A quanto pare è normale, i commenti sullo store confermano questa loro fastidiosa tendenza. Per le altre tutto è filato liscio. Come detto anche sopra, graficamente sono più curate le app per iOS e anche le animazioni sono molto più carine. Le funzionalità sono pressoché le stesse, ma su Android non ricordo di aver avuto crash. Continuando a sfogliare lo store ho potuto notare gli stessi titoli che leggo sul Market Android. E anche le stesse cretinate. Francamente non ho notato la smaccata superiorità dell'uno sull'altro. Sono praticamente identici. E la qualità delle app, tirando le somme, anche.

Una volta concluso il giro esplorativo, si passa all'uso "normale" del dispositivo. Connesso alla mia bella WLAN mi accingo ad usare per un pomeriggio il mio tessssoro come principale mezzo di comunicazione (tolta, ovviamente, la parte telefonica). Tutto ok, le notifiche push sono molto comode e funzionano sempre egregiamente, peccato si cancellino l'un l'altra, ma sarà un problema che verrà risolto in autunno...
Per il momento mancano da morire i widget e la tendina delle notifiche. Sono delle trovate geniali che semplificano la vita non poco! Soprattutto per ciò che riguarda le impostazioni. Ci si mette troppo ad arrivare alle varie configurazioni, su Android basta un widget (o un app) e si ha tutto a portata di mano subito. Anche questi comunque saranno "problemi" risolti con iOS 5. La prossima versione, a mio avviso, migliorerà enormemente il sistema. Rimarrà l'impossibilità di scambiare files via bluetooth. Io ne faccio largo uso e ritengo sia un malus importante.
Purtroppo la personalizzazione di iOS è praticamente nulla. Non si possono impostare neanche le suonerie, in questo è veramente scarno, ma comprendo che per mantenere questa fluidità servano dei paletti rigidi. Questione di scelte.

Che dire, tirando le somme? Che a me piace questo iOS (soprattutto in vista delle innovazioni della versione 5)! Non è perfetto come alcuni raccontano (i fanboys rovineranno il mondo), ma offre una esperienza d'uso davvero, davvero notevole. Ovviamente, lo sapete, mi piace anche Android, che ha retto bene il confronto e che propone una filosofia completamente differente. Rimane un sistema da smanettoni, profondamente personalizzabile. E grazie a queste personalizzazioni riesce a tenere testa al sistema di Steve Jobs (contando anche i produttori che mettono a disposizione dei clienti svariate interfacce personalizzate: ce n'è per tutti i gusti!). Però serve un po' di tempo da perderci. Entrambi hanno pro e contro, il resto poi è una scelta personale.
Per l'immediatezza e la fluidità la mia preferenza va sicuramente ad iOS: lo accendi e sei a posto. Per il "divertimento" e l'accessibilità invece va ad Android, considerando che è alla portata di tutte le tasche, cosa che non si può dire di iPhone. Averli entrambi sarebbe la soluzione ideale...
Giudizio: PAREGGIO (e ne sono anche contento).

P.S. Parlando nello specifico dell'iPod devo smentire delle maldicenze che, negli anni, ho letto nella rete. Si dice che la qualità audio non sia buona. Secondo me, invece, è veramente ottima! E' stata la cosa che più mi ha colpito. Lo sapete che sono uno mezzo fissato con queste cose, spero mi reputiate attendibile!
Di contro non mi ha stupito particolarmente il retina display. Credo che su schermi da 3,5" (quelli che ho a disposizione) la differenza tra la sua risoluzione e quella del mio telefono (un vecchio e banalissimo LCD 800x480) non sia apprezzabile. In entrambi i casi non riesco a vedere i singoli pixel, ed immagini e testi sono sempre ben definiti. Forse il retina guadagna un po' su schermi più grandi. I colori invece sono decisamente migliori su iPod, ma a confronto con schermi moderni (SLCD, amoled, superamoled, superamoled+) potrebbe non essere così.



Thomas

martedì 14 giugno 2011

iPhone 4 a 450 €? Disponibile in USA


Finalmente si sono decisi a togliere l’operator-lock agli iPhone statunitensi, per un 16 gb chiedono 649$, questo voler dire che con circa 450€ noi di zona euro ci porteremmo a casa un iPhone in tutto e per tutto uguale (compresa la garanzia)  a quello che pagheremmo 659€ qui da noi. 749 $ ovvero 520 € se volete quello da 32 gb che qui da noi costa 779 €.
Se avete intenzione di fare un viaggetto negli USA o avete qualche contatto lì, fateci un pensierino.

Qui la pagina con i prezzi 

Andrea






Google Music Beta, solo per gli USA? Io dico di no...

Google Music è il nuovo servizio Google dedicato per lo storage on cloud della nostra libreria musicale (per info), attualmente disponibile in beta per gli utenti USA... e se volessimo usarlo in Italia? Vediamo insieme come fare:


1. Collegatevi al sito www.newipnow.com

2. Digitate nel box "www.google.com/music" e scegliete (cliccandoci sopra) un IP americano (tra quelli free, obviously)


3. Nella pagina che si caricherà inserite le vostre credenziali google


4. Fate click sul pulsante "Request Invitation"


5. L'invito ci metterà qualche giorno ad arrivare (a volte addirittura 15 giorni!)


[mumble, mumble...]
E come nei migliori programmi di cucina, tiro fuori il piatto già pronto che avevo preparato prima...


6. Ecco l'invito


Google permette di archiviare fino a 20.000 brani on the cloud, per poi poterli ascoltare sui dispositivi fissi o mobili connessi (per android c'è un'app dedicata) tramite un browser!


7. Facciamo click su "Get Started"


8. Accettiamo i termini di utilizzo, continuiamo facendo click su "Agree"

9. Ci verrà chiesto di scaricare ed installare "Music Manager", ovviamente accettiamo




10. Una volta installato il programma lo avviamo: a questo punto una procedura guidata ci chiederà cosa importare: sarà possibile scegliere la libreria di iTunes, la cartella Musica o una qualsiasi cartella nel nostro pc






11. Non ci rimane che procedere con l'upload, che a seconda delle dimensioni della libreria da caricare può durare pochi minuti o diversi giorni!


La cosa interessante è che è possibile, nel tab "Advanced", limitare la banda dedicata al caricamenti per evitare di non riuscire a navigare durante l'upload della musica


12. Finita l'attesa possiamo finalmente usufruire del magnifico servizio andando all'indirizzo www.google.com/music ed iniziare ad utilizzare il nostro player web on cloud!




Gli album mantengono la copertina!




L’interfaccia WEB è molto veloce, sembra un player musicale stand alone e non un applicazione web.
Partendo da un brano è possibile creare automaticamente una playlist con i brani simili, funzione molto simile al Genius di iTunes...
La barra per i controlli è in basso, durante la riproduzione vediamo questa schermata




That's all, folks? in realtà c'è ancora una chicca, per i possessori di un cellulare android...
13. Scarichiamo questa applicazione Google Music 3.01
14. Avviamola ed associamo il nostro account google (è la prima cosa che viene richiesta)
15. Et voilà, la libreria disponibile sul cellulare android




Se non dovesse esserci connessione troveremo in grigio i brani per i quali ci sono le informazioni salvate in cache ed in bianco i brani scaricati sul dispositivo...
L’ applicazione salva temporaneamente la musica nella cache (fa pre-caching) in caso di mancanza improvvisa di connessione.
Sotto rete 3G impiega pochi secondi a scaricare il brano e inizia la riproduzione anche se non ha ancora terminato il caricamento (buffering).
Per il momento non ci sono informazioni di un probabile lancio in Italia o in Europa, Google ha comunicato che il servizio resterà gratuito solo nella fase di beta.


Qualcuno lo utilizza? Come vi sembra? Avete consigli?


Roberto

lunedì 13 giugno 2011

World IPv6 day

Settimana di cambiamenti, quella che si è appena conclusa: alcuni piccoli, ma importanti nel loro piccolo, altri grandi, enormi per importanza, ma sostanzialmente invisibili ai più…
Ed è così che la famiglia di “Mele morsicate & dintorni” acquisisce un incremento di versione, passiamo alla 2.0 ed è così che il protocollo IP fa la stessa cosa, passando dal v4 al famigerato IPv6.
Io sono Roberto, ingegnere, e grande appassionato, informatico: decisi che avrei fatto studi informatici nel lontano 1986, quando all’età di 6 anni mio padre portò a casa il nostro primo computer, un fantastico ZX Spectrum + 128 (ma questa è una storia noiosa e poco utile, di divertente c’erano le partite a Magic Castle…).
Il nostro amico IPv4, invece, è più importante. O almeno lo è stato, dato che stiamo per congedarlo per passare al nuovo (si fa per dire, dato che ufficialmente nasce nel 1998) IPv6.
Ma cos’è l’IP? L’Internet Protocol è il protocollo sul quale si basa la comunicazione in Internet: per l’utente finale si risolve in un indirizzo, detto appunto indirizzo IP, con il quale si identifica una macchina (o un qualsiasi altro apparato) sulla rete Internet. Il v4 si compone di 4 blocchi da 3 cifre (solitamente per le sottoreti casalinghe si ha qualcosa del tipo 192.168.x.y) con la condizione necessaria che gli indirizzi direttamente raggiungibili tramite internet (pubblici) siano univoci (per una rete domestica solo il modem/router ha un indirizzo pubblico, tutti gli altri apparati hanno un indirizzo privato, ci penserà il modem/router a smistare il traffico da e per la rete internet). Ed è proprio questo il problema, il numero di indirizzi pubblici si è esaurito ufficialmente il 3 Febbraio 2011. Quindi cosa cambia con il v6? Il v4 utilizza 32 bit per l’indirizzamento (quindi ha 2^32 indirizzi diversi disponibili) mentre il v6 ne utilizza 128 (2^128 indirizzi disponibili).
Dunque dovremo cambiare modem/router o pc? Assolutamente NO, l’upgrade verrà effettuato a livello di ISP (Internet Service Provider), per l’utente finale il cambiamento sarà assolutamente indolore (leggi di Murphy permettendo), tanto che, ed è qui che volevo arrivare, mercoledì 8 Giugno 2011 c’è stato l’IPv6 day, ovvero Google, Yahoo!, Facebook, Cisco Systems ed altri giganti di Internet hanno testato globalmente sul campo il passaggio ad IPv6 per 24 ore, ed il risultato è stato soddisfacente: c’è stato un incremento di traffico e nessun aumento delle richieste di assistenza.
Google fa sapere che il tutto è filato liscio registrando il 65% del traffico tramite IPv6, Facebook comunica che 1 milione di utenti ha navigato sul popolare social network tramite l’IPv6 e ben più enfatizzante è stato il commento di Cisco System: “Noi crediamo che questo giorno verrà ricordato come un momento spartiacque nella diffusione globale di IPv6: abbiamo verificato non solo che IPv6 funziona su scala globale, ma anche che può lavorare a braccetto con IPv4 finché non verrà il giorno in cui potremo cominciare a spegnere il vecchio standard"
Non c’è che dire, è stata proprio una settimana con grandi e piccoli cambiamenti, anche se invisibili ai più!
Roberto

Tunes remote

Da quando ho preso l’iPad 2 l’obbiettivo è sempre stato quello si far interagire il più possibile tra di loro i device della Apple e in attesa delle novità che porterà iOs 5 ho trovato questa utile app che permette di controllare la musica su un iPad/iPhone/iTouch da un altro iPad/iPhone/iTouch a patto che questi siano collegati alla stessa rete wi-fi.
La peculiarità che mi ha fatto propendere per questa app piuttosto che altre con le medesime funzioni è che è possibile il controllo anche solo tramite bluetooth, ciò vuol dire che è utilizzabile ovunque senza quei fastidiosi vincoli tipici della maggior parte delle app di connessione.
Come usarla: installate su entrambi gli iDevice l’app, attaccate uno dei due all’impianto stereo li sincronizzate in pochi secondi e con l’altro potete controllare tutta la libreria musicale come se fosse un telecomando avanzato.
Praticamente ha le stesse funzioni di remote ma non serve un mac/pc e non serve la connessione wi-fi.
La versione per iPhone costa 79 cent e permette il controllo di tutti i dispositivi fra di loro tranne che iphone→ipad per cui serve la versione per iPad.
Potete scaricarla da qui.


Andrea

sabato 11 giugno 2011

Mele morsicate & dintorni 2.0

Ovvero la famiglia si ingrandisce...
Mi piacerebbe dedicare molto più tempo a questo progetto che mi sta appassionando sempre di più ma che resta pur sempre un passatempo, quindi ho deciso di coinvolgere le due persone che reputo più adeguate per poter proseguire questo progetto, migliorare lo status del blog e magari allargare il target dei lettori.
Roberto, ingegnere informatico, sicuramente il più preparato tecnicamente dei 3 e Thomas, esperto e fan di Android che già scrive per altri blog, non vi dico di più perchè vorranno sicuramente presentarsi da soli.
Sono dell'idea che lo stesso argomento tecnologico visto da più punti di vista possa essere più interessante e completo.
Aggiungo solo che questo è il motivo per cui d'ora in poi vederete le firme sotto gli articoli.

Andrea

venerdì 10 giugno 2011

WWDC 2011 le novità: iCloud

Probabilmente la parte più attesa del WWDC non essendo un aggiornamento ma una vera e propria novità.
Cos'è iCloud: è un servizio che permette di sincronizzare i dati su tutti i propri dispositivi in tempo reale a patto che siano connessi in rete.
Notate bene, ho detto sincronizzare, poteva essere pensato in maniera diversa ovvero come raccolta di dati su server remoti a cui accedere di volta in volta.
Tanto per capire, chi utilizza excange con google sincronizzando contatti, calendario e mail già sfrutta un servizio molto simile.

Mail: sarà possibile aprire gratuitamente un nuovo account di posta @me.com sincronizzato su tutti i dispositivi e con notifiche push.

Calendario: così come mail inserendo un nuovo evento o modificandone uno esistente questo verrà automaticamente aggiornato su tutti i dispositivi-pc/mac.

Contatti: come sopra, ogni volta che si aggiorneranno/inseriranno i contatti questi verranno sincronizzati su ogni dispositivo ios/mac/pc

Apps: i dispositivi associati ad un account iTunes verranno autmaticamente sincronizzati potendo visualizzare e scaricare gratuitamente le app che sono già state acquistate in passato.

iBooks: così come con le Apps gli iBooks acquistati su un dispositivo saranno visualizzati e scaricabili su tutti gli altri idevice associati.

Documenti: possibilità di condividere i propri documenti su ogni dispositivo, i documenti "condivisi" vengono aggiornati mano a mano che vengono modificati.

Backup: possibilità di eseguire un backup giornaliero tramite wifi con la possibilità di backuppare solo i dati che sono stati modificati e non ricominciare ogni volta dall'inizio.

Photo stream: servizio di sincronizzazione delle proprie foto, ci sono diversi limiti in questo: Photo stream permette di sincronizzare solo 1000 foto alla volta. 
Dovrebbe funzionare così, se condividete 1000 foto queste resteranno nel cloud per 1 mese con la possibilità di scaricarle, sincronizzandole, sui dispositivi portatili se però metterò la 1001 la prima verrà cancellata dal server e non potrete più sincronizzarla.
Questo almeno con il servizio gratuito, ancora non si sà se ci sarà la possibilità di aumentare il numero delle foto pagando un abbonamento.



iTunes in the Cloud: la "one more thing" del WWDC che però risultava ampiamente attesa, tutta la libreria musicale viene condivisa fra i dispositivi, se la canzone viene riconosciuta da iTunes (iTunes Match), questa può essere riscaricata direttamente dal negozio virtuale, questo vuol dire che se avete scaricato una canzone "pirata" ma viene riconosciuta ora la potete scaricare come originale (magari aumentandone anche la qualità).
Il limite è 20000 canzoni e il prezzo è 24,99 $ all'anno.



Anche iCloud sarà disponibile solo in autunno, il limite della versione gratuita è di 5 gb, cosa è o non è compreso in questo limite è ancora da vedere, sicuramente non sono incluse le foto e la musica che hanno altri tipi di limite.
Sicuramente sarà possibile acquistare ulteriore spazio ma al momento non si conoscono ne la quantità ne i costi, anche questo si saprà probabilmente solo in autunno.

giovedì 9 giugno 2011

WWDC 2011 le novità: iOS 5

Ed ora passiamo alla parte mobile, tanto è stato detto prima del WWDC, ci si aspettava un aggiornamento che portasse tante novità e si può dire che Steve & Co questa volta hanno rispettato le attese.

Notification Center: Quanto mancava una gestione decente delle notifiche! Finalmente ora compaiono nella lockscreen tutte le notifiche, provenienti da ogni applicazione installata, inoltre è possibile attivare dei widget che compariranno sulla parte superiore della lockscreen (al momento sono disponibili solo meteo e borsa), il notification center è richiamabile in qualsiasi momento attraverso uno swipe dall'alto in basso sul display.




iMessage: un app di instant messaging che permette di inviare messaggi fra dispositivi con installato iOS 5 attraverso la connessione dati 3G o wifi che sia, se utilizzate già Whatsapp Messenger sapete già di cosa sto parlando, è possibile inoltre inviare immagini e video.

Edicola: l'iBook per i periodici, niente di più.

Reminder:  la classica lista di cose da fare, integrata nel calendario e sincronizzabile con ical, outlook e iCloud, ovviamente gli avvisi sono push e integrati nel nuovo notification center.




Twitter: l'integrazione del social network cinguettante richiederebbe un articolo a parte per l'aspetto "politico/sinergizzante" di cui poco si parla al momento.
Tecnicamente ora possiamo trovarlo in tutte le app native: contatti, immagini...e sarà molto più immediato citare i propri contatti o inviare tweet.

Fotocamera: introdotta finalmente la possibilità di scattare le foto con il tasto laterale e di accedere alla fotocamera direttamente dalla lockscreen.


Immagini: si possono modificare le foto direttamente dall'app immagini, inoltre sarà possibile condividere le immagini tramite iCloud di cui parlerò in seguito.

Safari: introdotto safari reader per leggere gli articoli eliminando ogni tipo di interferenza (pubblicità e simili) e Reading List per salvare le pagine in modalità off-line, su iPad invece è stata introdotta la comoda navigazione a schede

PC Free: alleluia, alleluia, finalmente quando acquisteremo un prodotto apple con iOs non servirà il collegamento ad un pc/mac per poterlo utilizzare.
Sarà suffciente avere a disposizione un collegamento wi-fi e potremo attivare, aggiornare o ripristinare (tramite iCloud) i nostri iDevice.

Mail: migliorato l'editing delle mail, sarà possibile scrivere in grassetto corsivo sottolineato, trascinare nomi sugli indirizzi e aggiungere eliminare cartelle.

Calendario: rivisto completamente il layout, finalmente sembra fatto decentemente (vedi reminder), interessante la possibilità di sincronizzazione e soprattutto di condivisione tramite iCloud.

Game Center: nuovo look e possibilità di scaricare giochi direttamente da game center senza dover aprire l'app store.

Wi-Fi Sync: dopo averlo impostato correttamente, tutte le volte che si attaccherà il dispositivo alla corrente, questo si sincronizzaerà con iTunes senza doverlo collegare al pc/mac ma tramite la connessione wi-fi condivisa.

Multitasking Gestures for iPad: introdotte numerose scorciatoie che permettono di gestire al meglio tutte le funzioni dell'iPad utilizzando fino a 5 dita contemporaneamente.

AirPlaying Mirroring for iPad 2: collegando tramite wi-fi l'iPad 2 alle apple tv sarà possibile vedere sulla propria tv tutte le operazioni che si effettuano sul tablet proprio come se fosse uno specchio.

iOs 5 è compatibile con iPhone 3Gs, smentendo alcune voci che davano per finito il 3Gs, e con tutti i dispositivi successivi e sarà disponibile entro l'anno.