martedì 5 luglio 2011

Il 1984 si avvicina.


Il 6 Luglio sarà approvata la nuova delibera dell'Agcom sulla tutela dei diritti d'autore. Tra pochi giorni l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni concederà la "licenza di uccidere" a quanti, proprietari di un diritto d'autore, dovessero riscontrare una violazione su qualunque sito (senza distinzioni). Costoro potranno chiedere la rimozione dei contenuti, che dovrà essere completata in 48 ore se il reclamo risultasse fondato. Potrebbe capitarvi, una mattima,  di svegliarvi, accedere al vostro blog e trovarlo irraggiungibile. Potrà altresì essere decretata una sanzione pecuniaria e saranno richiesti provvedimenti anche da parte del provider del servizio indirettamente coinvolto. È comprensibile la necessità di tutela, dopotutto ognuno vuole che essere identificato con la propria opera. Tuttavia ciò che ha scosso gli animi e il malcontento che serpeggia in rete è dovuto ad un altro particolare importante... chi deciderà la sorte dei siti sospetti? Ci si aspetterebbe un'entità super partes a ricoprire il ruolo di giudicante, invece non sarà così. La stessa Agcom provvederà a "sanare i torti", senza il coinvolgimento del sistema giudiziario.
L'autorità per le garanzie nelle comunicazioni è, sulla carta, sciolta da vincoli politici; di fatto, invece, tutti i suoi membri sono nominati dal Governo in carica. La conseguenza logica: tra un paio di giorni il Governo avrà pieni poteri sulla rete. L'accanimento con cui l'attuale maggioranza si è scagliata contro il web, a seguito delle ultime sconfitte elettorali, fa temere il peggio a molti internauti che si aspettano la vendetta a seguito di questo importante cambiamento che, come il cacio sui maccheroni, fornirà carta bianca. Senza contare la pressione di TV e case discografiche, che vorranno tutelati all'estremo i propri prodotti. Dall'opposizione si levano i soliti gridolini di sdegno demagogico (perchè sanno perfettamente che prima o poi il timone passerà a loro), dall'estero la rete di attivisti di Anonymous ha deciso di colpire il sito dell'Autorità, rendendolo inaccessibile, il passaparola tra i blog e i siti è inarrestabile e stanno partendo diverse iniziative di protesta, non solo virtuale, ma anche concreta, in piazza. Tra due giorni il governo potrà decidere della vita o della morte di milioni di siti che, a discrezione dell'Agcom, potranno essere sottoposti a controlli. Compreso il nostro blog. Internet è sinonimo di libertà, il fenomeno del copia/incolla è radicato e diffuso. Tutti hanno tratto ispirazione da altri, prima o poi. L'hanno fatto, e ammesso candidamente, anche i grandi della letteratura. Pertanto tutti noi esponiamo il fianco alla censura. Le premesse per radere al suolo la rete e controllarne i contenuti ci sono tutte.
Vi ricorda niente?


Thomas

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