mercoledì 26 maggio 2010

Ecco perchè, tutto sommato, sono soddisfatto del finale di Lost

12 ore di clausura da internet e quarantena dei pericolosi individui pronti a spoilerare la fine letta sul web sono servite a portarmi alle 21:00 davanti alla TV senza sapere niente.

Purtroppo però, la serata è cominciata più tardi del previsto, non so perché ma ero convinto che la sospirata ultima puntata sarebbe cominciata alle 21 ed invece a sorpresa (per me) tutto comincia alle 22.

Insomma 1 ora di dibattito pre-visione ovviamente sui numerosi misteri che ancora circondano l’isola e la consapevolezza che in un’ora e mezza sarebbe stato impossibile risolvere tutto.

Ovvia la carrellata iniziale su tutti i personaggi nelle diverse situazioni in cui si trovano, momento che verrà ripetuto prima del gran finale, troppo lento a tratti.

Dopo un ora di visione (infarcita di pubblicità a cui non sono abituato) ancora non è stato svelato niente ed alla fine solo 1/10 delle domande ha avuto risposta.
Non voglio andare oltre, perché o per scelta (doppiata in italiano sarà trasmessa solo fra 8 giorni) o perché non ne hanno avuto occasione molti ancora non l’anno vista o magari dopo tutto questo parlarne a qualcuno può venire la malsana idea di spararsi tutte e 6 le serie.
Deluso? No, al contrario di molti che sia sul web, sia fra gli amici (c’è chi bestemmiava alle 2 di notte…) hanno esternato profonda delusione.
Questa fine è figlia dello stiracchiamento avvenuto dopo la 3° serie, il prodotto vendeva (e vende), così giustamente, produttori, sceneggiatori, regista, etc. hanno deciso di prolungare l’esilio dei passeggeri del volo della Oceanic.
Stiracchiando, stiracchiando si è arrivati a questa sesta serie e alla fine è giusto che finisca così, quasi scontata da una parte e chiarificatrice dell’ “altra”.

Infatti unica parentesi chiusa e spiegata è l’altra faccia di quest’ultima serie, si sono impegnati più a spiegare questo che non i segreti sospesi dell’isola.

E’ un finale accettabile, non il migliore ma neanche il peggiore (poteva essere molto più pacchiano), anzi, andando avanti nelle serie sono stati introdotti elementi sempre più inverosimili, a volte evitabili, chiudere determinate parentesi poteva voler dire dare delle spiegazioni ancora più inverosimili che avrebbero infangato la “semplicità” e l’originalità della serie già parzialmente disperse nel nei 6 anni.

Insomma, forse era più la paura di una fine “indegna” che l’aspettativa per un finale memorabile, diciamo che mi accontento.


1 commento:

  1. Sono d'accordo con te, almeno sul fatto che demendo ben peggiori debacle ho apprezzato il tono leggero dell'epilogo. Certo non ci spiegano nulla o quasi e sono assolutamente d'accordo sul fatto che l'unico vero mistero risolto forse può essere quello dei flash-asides di quest'anno.
    Rimane il fatto che forse anche per questa serie vale quello che disse Kubrik per il suo 2001 (ed il mistero del monolite nero): "se qualcuno ci ha capito qualcosa, io ho fallito".
    Potrebbe esserci la morale in tutto questo che non è mai possibile sapere tutto, fino in fondo. Un po' come nella vita, nella realtà, in cui nessuno ci spiega cosa succeda e perchè.
    Siamo noi a vederne il significato e lo scopo.

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