15 agosto, sole, caldo, vacanze e chi si aspettava un colpo del genere da parte della società di Mountain View ?
Un’operazione perfetta, niente rumors, 12,5 miliardi cash e Google si porta a casa il reparto che produce smartphone, telefoni cellulari e tablet della storica società statunitense.
Forse solo i più informati potevano prevedere un acquisizione così clamorosa, anche se si poteva supporre per almeno 2 motivi:
-Tecnologici: cosa mancava a Google per essere perfetta? Un reparto hardware, se poi questo reparto è ben avviato, conosciuto, con sede negli USA, il cerchio si chiude e tutto torna.
-Economici: Google, così come Apple, ha un bel po’ di miliardini da investire, liquidità accumulate in questi ultimi anni di successi e che sono lì solo per acquistare società satellite per rafforzarsi sempre di più.
Google ha pagato il 63% in più del valore di mercato Motorola, ma proprio per i motivi sopra citati è come se un miliardario volesse comprare la casa al figlio vicino alla propria ed è disposto a pagare qualsiasi cifra.
Prima o poi avrebbe fatto questo passo e Motorola era la scelta più scontata.
Tutto questo può spostare gli equilibri del mercato della telefonia mobile? Potenzialmente sì, una delle mancanze che ha il sistema operativo Android è il non essere sviluppato per un hardware ad hoc (a differenza di iPhone).
L’obbligo di doversi adattare a decine (se non centinaia) di configurazioni diverse ha portato come conseguenza ad un perfezionamento molto più lento di iOs.
Considerando che Android ormai può rivaleggiare con iOs ad armi pari, (seppure ovviamente con 2 filosofie diverse) raggiungendo quindi quella maturità che i sostenitori attendevano da anni, e che ora Google può contare su una divisione interna per la produzione di device, il salto di qualità potrebbe essere enorme.
Dico potrebbe perché per giudicare bisognerà aspettare i primi prodotti anche se Google ha sbagliato raramente in questi ultimi mesi.
Andrea
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