giovedì 25 agosto 2011

Look ahead


Al consiglio d’amministrazione Apple e alla Community Apple:
ho sempre sostenuto che se mai fosse giunto il momento in cui non avrei più potuto svolgere i miei doveri e seguire le mie aspettative come CEO Apple, sarei stato il primo a farvelo sapere. Sfortunatamente, il momento è giunto. Con la presente rassegno le dimissioni da CEO Apple. Mi piacerebbe operare, se il consiglio lo ritiene opportuno, come Chairman del consiglio stesso, direttore e impiegato Apple.
Per quanto riguarda il mio successore, consiglio fortemente di portare a termine il nostro piano di successione e nominare Tim Cook come CEO Apple. Io credo che Apple abbia ancora davanti a sé i giorni più luminosi ed innovativi. Non vedo l’ora di vedere e contribuire ai suoi successi in un nuovo ruolo.
Ho fatto le migliori amicizie della mia vita in Apple e vi ringrazio tutti per i tanti anni in cui ho potuto lavorare al vostro fianco.
Steve



Ed ora? Ed ora scopriremo quanto la presenza di una persona può essere influente per il successo di un'azienda... Già nel 1985 Jobs lasciò la Apple (per divergenze con l'allora amministratore delegato), per poi rientrare nel 1996 in seguito all'acquisizione della NeXT (azienda nel frattempo fondata da Jobs, creatrice del NeXTSTEP, ovvero l'os che è alla base di Mac OS X) da parte di Apple. Il periodo che va dal 1985 al 1996 è forse stato il peggiore per Apple, l'azienda nei primi anni '90 era in profonda crisi ed il rientro di Jobs portò risultati altalenanti. Fino al 1997, quando Jobs venne nominato CEO ed iniziò, lentamente, la scalata di Apple verso ciò che è oggi, ovvero l'azienda che guarda sempre avanti, look ahead!
Emblematiche furono le opinioni di RIM, riprese e condivise anche da Motorola, Nokia, Palm e Microsoft il giorno dopo la presentazione dell'iPhone: non era possibile [nel 1997] produrre un cellulare che riuscisse a fare quello che l'iPhone prometteva e rimanere acceso per più di un paio d'ore...
Immaginiamo le facce dei vari laboratori quando hanno disassemblato il primo iPhone, scoprendo che altro non era che un'enorme batteria con una piccolissima scheda logica attaccata sopra, ponendo l'hardware in secondo piano rispetto al software e dando il via alla corsa verso i sistemi operativi mobili (lasciamo perdere quell'aborto di Windows Mobile che era allora...)
Si comunque, appunto... ed ora? Tim Cook sarà sicuramente una persona brillante, preparato ed affidabile... ma non è Jobs, non ha il suo charme, la sua presenza e, sopratutto, non ha partecipato attivamente all'evoluzione dei computer nell'era moderna! Jobs, insieme a Wozniak, sono partiti da un garage e hanno portato avanti un sogno, proponendo al mondo delle interfacce che poi sarebbero diventati degli standard (mouse ed icone a video, solo per citarne un paio).
Jobs comunque non lascia definitivamente Apple, rimane in qualità di Presidente del Consiglio, direttore e dipendente di Apple.
Comunque faccio il miglior 'in bocca al lupo' ad entrambi, tanto a Jobs quanto a Cook, e mi siedo sulla riva del fiume a guardare l'acqua che scorre...

Roberto

mercoledì 24 agosto 2011

HP svende i suoi prodotti

Dopo aver abbandonato lo sviluppo di hardware, HP ha deciso di svuotare i magazzini. L'HP Touchpad è stato messo in vendita a soli 99,99$ per il modello da 16 Giga e 149,99$ per quello da 32 Giga.



Neanche a dirlo la prima ondata di tablet è risultata sold out in poche ore (qui il link dello shop ufficiale). Purtroppo in Europa i canali di vendita riportano ancora il modello da 16 Giga a 499€, chissà se il prezzo verrà calato prima o poi anche per il nostro mercato...

Sta di fatto che, dato il successo della svendita, HP avrebbe deciso di vendere il Palm Pre 3, e stavolta anche in Europa, a 50€ (ancora niente di ufficiale, ma alcuni siti di vendita online confermano i rumors e ne hanno sospese le vendite).

Trovo che le offerte siano irrinunciabili, se dovesse capitarmi l'occasione non me le farei sfuggire, stiamo parlando di ottimi prodotti (inutile riportare le caratteristiche dei device...)

E se, data la quantità di unità vendute a questi prezzi, qualcuno dovesse scoprire che si possono ottenere ottimi ricavi anche proponendo i propri prodotti a prezzi popolari, puntando proprio sul numero di pezzi venduti?

Roberto

martedì 23 agosto 2011

Facebook Messenger

E' già attivo negli Stati Uniti il nuovo sistema di messaggistica ideato dall'instancabile team di Facebook. Si propone come una summa dei mezzi di comunicazione che ci offre il web, e non solo...
Collegando il nostro numero telefonico all'account personale potremo accedere, tramite un'app sul nostro smartphone, ad un nuovo servizio di messaggistica. Una forma di SMS arricchita da contenuti multimediali quali foto e audio. In futuro dovrebbero essere incluse anche le chiamate, vocali e video. Non è una novità del settore, altri software come Whatsapp e Viber offrono un servizio identico, ma il loro più grande limite è la diffusione. Proprio oggi mi sono trovato ad installare Whatsapp e valutarne la bontà. E' davvero ottimo e potrebbe sostituire e migliorare, integrando elementi dei sistemi di chat ed email, il servizio di SMS al quale siamo ormai abituati da anni. Purtroppo è desolatamente spopolato, almeno per quanto mi riguarda. Tra i contatti della mia rubrica solamente un piccolo gruppo è iscritto. Pensate invece alle potenzialità di questo tipo di servizio nelle mani di Facebook. Praticamente tutti quelli che conosco hanno un account e lo usano regolarmente, le eccezioni sono pochissime e credo che sia una situazione che possa essere tranquillamente generalizzata senza paura di commettere grossolani errori di valutazione. Zuckerberg punta a fare il colpaccio anche questa volta e credo che ci riuscirà. La concorrenza sarà rapidamente sbaragliata, visto ormai il monopolio assoluto di Facebook in materia di comunicazione. L'applicazione è sviluppata per Android e iPhone, peccato che non abbiano pensato anche agli altri sistemi, e già inserita nei rispettivi market. Da anni spero di liberarmi dei maledetti SMS, limitati, limitanti e costosi. Forse è arrivato il momento giusto. 
Tuttavia il servizio ancora non è attivo in Italia, ma dovrebbe esserlo a breve. Di certo gli operatori telefonici non faranno salti di gioia...


Thomas

venerdì 19 agosto 2011

HP: declino o colpo di genio verso la rinascita?

Erano solo gli inizi di Luglio quando HP entrava nel mercato dei Tablet con il suo HP TouchPad basato su WebOS (l'HP aveva acquisito Palm nel 2010 proprio per usare WebOS nei cellulari e nei tablet). 



Oggi, a meno di 2 mesi, HP con una mossa a dir poco azzardata dice addio al mercato dei tablet e degli smartphone, a quanto pare in futuro si concentrerà sul software. 

Entrata nel mercato dell'hardware nel 1966, nel corso degli anni HP è diventata una delle aziende leader nella produzione di pc, laptop e smartphone. Oggi però, a quanto pare, Apple e Google stanno ammazzando il mercato... 

Dopo aver discusso i risultati del suo terzo trimestre fiscale, che ha visto comunque registrare profitti per 1,93 miliardi di dollari (pari a 93 centesimi per azione), con un introito maggiore del 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la società californiana ha preso una drastica decisione. 

Ed è sempre di queste ore la notizia secondo la quale a Palo Alto avrebbero deciso di puntare ben 10 miliardi di dollari (42,11 dollari per azione in contanti) sulla software house britannica Autonomy, azienda fondata a Cambridge e specializzata in analisi statistiche fondate sulla teoria della cosiddetta "inferenza bayesiana". Il titolo della Hp è stato sospeso dalle contrattazioni a Wall Street in attesa dell'annuncio ufficiale. 

 "La produzione di hardware non è più un affare con prospettive di crescita", ha commentato Michael Yoshikami, chief executive della Ycmnet Advisors, società di consulenza finanziaria. "Non è il posto dove in futuro si faranno davvero i soldi". Insomma, una mossa in totale controtendenza rispetto a quanto fatto da Google con Motorola...

Personalmente sono molto attratto da WebOS, mi sembra (almeno dai video che ho visto, purtroppo non l'ho mai potuto toccare con mano) un ottimo sistema operativo, fluido e personalizzabile al punto giusto... peccato che, a quanto pare, non la pensino così utenti e sviluppatori. 

Roberto

mercoledì 17 agosto 2011

i'm watch diventa realtà: prezzi e disponibilità

Qualche mese fa avevo parlato dell' "i'mWatch" un progetto tutto italiano che prevede di produrre un orologio dotato di display da 1,55 pollici touch che, collegato ad un iPhone tramite bluetooth, permette di visualizzare le informazioni più importanti come la rubrica, le chiamate, le notifiche, il calendario, il meteo, le foto, etc.
E' possibile inoltre scaricare applicazioni dallo store creato ad hoc, il tutto è gestito da un sistema operativo basato su android.


Il progetto è veramente molto interessante e al momento originale, oltretutto il design, a mio parere, è decisamente accattivante e finalmente sul sito ufficiale del prodotto scopriamo quali saranno i prezzi e le date di disponibilità dell' iOrologio.
Ci saranno 2 versioni: quella per persone "normali", i'm Color, in plastica che in preordine viene 249 € e le versioni extralusso i'm Jawel oro/dimanti dagli 11.999 € ai 14.999 €, esiste infine una versione intermedia in titanio a 599€.


I primi ordini saranno evasi a fine novembre 2011 e per preordinarli bisogna versare il 20%.
Qui potete leggere tutte le caratteristiche tecniche.

Andrea

martedì 16 agosto 2011

Google acquista la divisione mobile di Motorola, la mossa perfetta


15 agosto, sole, caldo, vacanze e chi si aspettava un colpo del genere da parte della  società di Mountain View ?
Un’operazione perfetta, niente rumors, 12,5 miliardi cash e Google si porta a casa il reparto che produce smartphone, telefoni cellulari e tablet della storica società statunitense.
Forse solo i più informati potevano prevedere un acquisizione così clamorosa, anche se si poteva supporre per almeno 2 motivi:

-Tecnologici: cosa mancava a Google per essere perfetta? Un reparto hardware, se poi questo reparto è ben avviato, conosciuto, con sede negli USA, il cerchio si chiude e tutto torna.

-Economici: Google, così come Apple, ha un bel po’ di miliardini da investire, liquidità accumulate in questi ultimi anni di successi e che sono lì solo per acquistare società satellite per rafforzarsi sempre di più.
Google ha pagato il 63% in più del valore di mercato Motorola, ma proprio per i motivi sopra citati è come se un miliardario volesse comprare la casa al figlio vicino alla propria ed è disposto a pagare qualsiasi cifra.
Prima o poi avrebbe fatto questo passo e Motorola era la scelta più scontata.

Tutto questo può spostare gli equilibri del mercato della telefonia mobile? Potenzialmente sì, una delle mancanze che ha il sistema operativo Android è il non essere sviluppato per un hardware ad hoc (a differenza di iPhone).
L’obbligo di doversi adattare a decine (se non centinaia) di configurazioni diverse ha portato come conseguenza ad un perfezionamento molto più lento di iOs.
Considerando che Android ormai può rivaleggiare con iOs ad armi pari, (seppure ovviamente con 2 filosofie diverse) raggiungendo quindi quella maturità che i sostenitori attendevano da anni, e che ora Google può contare su una divisione interna per la produzione di device, il salto di qualità potrebbe essere enorme.
Dico potrebbe perché per giudicare bisognerà aspettare i primi prodotti anche se Google ha sbagliato raramente in questi ultimi mesi.

Andrea


giovedì 11 agosto 2011

Skype per iPad, finalmente una novità utile


In questo bimestre estivo ne abbiamo sentite un po’ di tutti i colori, tutti i maggiori produttori/fornitori di tecnologia/contenuti informatici si stanno muovendo e preparando per un autunno di fuoco.
Per fortuna ci ha pensato Skype a fornirci qualcosa di consistente e non solo chiacchiere e annunci.
In realtà erano 3 le app che i possessori di iPad stavano attendendo con trepidazione: quella ufficiale di Facebook, quella ottimizzata di Google+ (da qualche giorno l’app è compatibile con il tablet Apple ma ancora non ottimizzata) e appunto quella di Skype.
Ma veniamo all’app: la grafica è pulita, semplice e intuitiva, caratteristiche che hanno accompagnato tutte le ultime versioni di questo software.
Ho potuto fare diverse prove grazie alla disponibilità di amici/parenti.

iPad2-->iPad1: entrambi solo wi-fi, l’iPad 1 connesso con la web-pocket dei H3G e l’iPad 2 connesso con l’hotspot di iPhone 4, sia in chiamata che in videochiamata perfetti, ovviamente l’iPad 1 poteva vedere le immagini inviate da iPad 2 ma non viceversa a causa della mancanza di videocamera, audio in vivavoce un po’ gracchiante ma tutto sommato decente.

iPad2-->iTouch(ultima generazione): connessi come sopra, videochiamata bidirezionale molto buona.

iPhone 4-->iTouch: Iphone 4 in 3G con H3G, videochiamata bidirezionale buona (esisteva già ma già che c’ero ho provato anche questa possibilità).

iPhone 4-->iPad 2: iPhone 4 in 3G, iPad 2 wi-fi fastweb, videochiamata bidirezionale perfetta.

Mi sarebbe piaciuto sperimentare anche iPad 2 verso un Android o comunque un terminale non Apple, penso che comunque a breve sperimenteremo anche questa possibilità.

Perché continuare ad usare la videochiamata di Skype e non utilizzare Facetime di Apple?
I motivi principali e al momento determinanti sono 2:

-Multipiattaforma: con skype è possibile effettuare videochiamate anche tra device dotati di sistemi operativi diversi.
Questo determina anche una diffusione, a livello di utenze, nettamente superiore a favore di Skype.

-Videochiamata in 3G: al momento facetime permette videochiamate solo sotto la copertura wi-fi (a meno di jailbreak).

Facetime sarà pure perfetto e in HD ma se poi ha poca diffusione e per utilizzarlo devo essere vincolato per il momento può attendere.

Andrea


mercoledì 10 agosto 2011

Gmail attiva il VOIP


Da qualche giorno, entrando nell'interfaccia web di Gmail, agli utenti iscritti compare un popup che li invita ad attivare il servizio di chiamata e videchiamata. Non si tratta dello stesso Google Voice attivo negli Stati Uniti, servizio che associa un numero gestito dalla stessa Google a quelli già in nostro possesso, bensì di qualcosa di più elementare che si pone in diretta concorrenza con gli altri operatori VOIP, in primis il famosissimo Skype.
L'installazione del plugin necessario al funzionamento della chat vocale è molto semplice, basta seguire le istruzioni a video e scaricarlo. Servono pochissimi minuti per essere già operativi. Non abbiamo un client in locale, come siamo abituati, ma la gestione delle chiamate avviene direttamente dall'interfaccia di Gmail. Le tariffe sono molto concorrenziali. Per il territorio italiano non si ha un grande vantaggio nello sfruttamento dell'offerta, i costi del telefono standard e dei cellulari rimangono più bassi. Tuttavia le cose cambiano notevolmente in ambito internazionale. Skype regge abbastanza bene il confronto sulle tariffe relative alle chiamate sulle linee fisse, ma perde pesantemente quello sui dispositivi mobili. Google offre un risparmio di quasi il 50% praticamente in tutti i paesi. QUI potete trovare tutte le informazioni. Ovviamente le chiamate tra utenti Gmail sono gratuite. Ho provato proprio ieri sera a farne alcune e devo dire che la qualità audio è molto buona. A mio parere anche superiore a Skype. Per il video non so darvi impressioni, visto che la mia webcam (comunque a bassa risoluzione) ha deciso di ribellarsi al padrone...
Fateci sapere cosa ne pensate!

Thomas

martedì 9 agosto 2011

Air tunes/Air Play Tutorial + considerazioni


Filodiffusione intelligente, questo è il concetto dal quale si può partire quando si parla di Air Play di Apple.
Da quando è uscito iOS 4.3 e Apple ha inserito l’air play negli idevice ho iniziato a monitorare l’evoluzione di questa funzionalità.

Non volevo spendere centinaia di Euro, ma la mia paura era la non compatibilità con la reta wi-fi che già ho  in casa.

Certo l’ideale sarebbe stato comprare una Base AirPort Extreme da usare come router per switchare il segnale internet di fastweb e una o più “BaseAirPort Express“ da usare appunto per l’air tunes nelle altre stanze.

L’ottimo poi sarebbe prendere anche una apple tv per lo streaming anche su TV, ma appunto volevo spendere poco e quindi alla fine ho comprato solo una Base AirPort Express, usata, di vecchia generazione a 40 €.

Ero terrorizzato dalla non compatibilità con il mio router (Cisco syslink WRT160NL) e dai mille problemi che poteva dare un prodotto vecchio (più di 2 anni) ed usato.

Invece è andato tutto liscio, Apple ancora una volta non ha deluso le aspettative.

 

1.  Attaccate l’airport ad una presa elettrica, possibilmente vicino allo stereo/casse/ampli da cui volete che esca la fonte sonora (per le impostazioni iniziali non è necessario, io ad esempio l’ho spostato dopo, se però sapete già dove lo posizionerete definitivamente attaccatelo già alla presa finale).
Il led di stato dell’airport diveterà gialla fissa (si sta avviando) e poi gialla lampeggiate.

 

2. Dal mac Aprire Utility AirPort, situato nella cartella Utility all’interno della cartella Applicazioni

3.  L’utility fa un check della rete (inizialmente non mi ha trovato niente, il problema era che essendo appunto usato era rimasta la configurazione del precedente possessore, ho quindi resettato l’airport) il mac visualizza l’airport fra le componenti wifi da configurare.

4.   A questo punto dovete decidere come configurare l’airport:
·       Come nuovo router wifi
·       Come estensione di una rete wifi già esistente
·       Come riproduttore audio in altre stanze (airplay).

N.B. non è possibile utilizzarlo per fare entrambe le cose: estensione della rete + airplay.

5. Ho selezionato la terza possibilità (chiamandolo “Salone”) e in pochi secondi era configurato, la lucina di stato diventa verde.

Ora quando da iPhone/iPad/Mac apro ipod/iTunes per riprodurre la musica compare un quadratino che mi permette di selezionare se l’audio debba uscire dall’iphone/iPad/Mac o dalle casse attaccate all’airport in Salone.



Un appunto: mentre da Mac è possibile anche gestire il volume delle singole stanze da iPad/iPhone è possibile regolarlo univocamente per tutte le stanze.
E’ ovvio che tutto questo non è ne per i detrattori delle radiazioni emesse dal wi-fi ne per chi vuole fare risparmio energetico “estremo”…una volta configurata si può anche staccare dalla corrente, quando la si vorrà riutilizzare basterà riattaccarla.

Andrea


giovedì 4 agosto 2011

iPhone 5 in autunno? Ecco le indiscrezioni.



In questi giorni si rincorrono le voci riguardanti il prossimo smartphone della mela morsicata. Si dice tutto e il contrario di tutto sulle nuove caratteristiche del prodotto, si fanno ipotesi sulla data di uscita e previsioni sul suo successo. Niente che non sia accaduto anche in passato. In piena estate un po' di Gossip non fa male e noi cerchiamo di raccogliere in un post le informazioni, rigorosamente non ufficiali, che circolano nella rete. Facciamo la nostra parte!
A quanto pare il nuovo iPhone dovrebbe essere presentato tra Settembre e Ottobre. Probabilmente in concomitanza con la nuova versione di iOS, la numero 5. I rumors più affidabili annunciano un processore dual core, lo stesso A5 dell'iPad 2, uno schermo da 4", o comunque più ampio dell'attuale, una fotocamera da 8Mpixel e il supporto alle reti GSM e CDMA. Si parla di novità anche per il design. Si dovrebbe fare un piccolo salto nel passato, tornando alle linee curve dei primi modelli. Si da credito a questa corrente perchè alcuni siti hanno iniziato a mettere in commercio delle custodie con quella foggia. A quanto pare avevano fatto la stessa cosa in occasione dell'iPad, facendo centro. A me, sinceramente, piacevano molto le vecchie forme, non mi spiacerebbe rivederle! Non si hanno indiscrezioni sul prezzo. Alcuni addetti ai lavori ipotizzano che parallelamente all'iPhone 5 sia messo in commercio un altro iPhone con caratteristiche da smartphone di fascia media, dai materiali più poveri. Mi sembra strano perchè Apple fa della qualità un vanto, abbassare gli standard sarebbe una novità inaspettata, ma ambasciator non porta pena! 
Ricordo nuovamente a tutti che stiamo parlando di "voci di corridoio", vaticini, e che nulla è dato per certo. Offriamo degli spunti per alimentare le chiacchiere sotto l'ombrellone e non abbandonare la nostra amata tecnologia anche in vacanza. A tal proposito auguro a tutti di trascorrere le ferie in tranquillità, divertendosi. A presto!

Thomas