Va bene che ci sono state le festività di Natale/Capodanno, va bene che sono partito ed ho staccato la spina dalla maggior parte della tecnologia che mi circonda, però effettivamente è un mese che non scrivo e questo non ha scusanti.
Anche perché il 6 gennaio è nato il Mac app store e questo richiede più di una parola.
Le mie considerazioni prima del 6 sono state queste:
“L’idea è interessante, soprattutto per il fatto che se hai un file che non ti si apre con ciò che hai installato sul mac, lo store ti consiglia quale applicazione scaricare.
Secondo me tutto questo porterà a 3 cose:
1-Ancora più pulizia a livello software nei Mac
2-Attirerà un sacco di utenti iPhone verso mac OSx
3-Produrrà una divisione ancora più netta fra programmatori e utenti base: prima c'erano i programmatori, gli smanettoni e gli utenti base (che si facevano aiutare delle prime 2 categorie per qualsiasi cosa).
Ora ho paura che essere smanettoni non serva più dato che praticamente fa tutto l'app store.”
Questo quello che pensavo prima dell’uscita.
Poi l’ho provato e la rivoluzione è molto meno sensibile rispetto alle previsioni per due semplici motivi.
Il primo è che ci sono veramente poche applicazioni presenti sullo Store.
La seconda è che di gratis non c’è praticamente niente.
Mentre per la prima motivazione potrebbe essere solo questione di tempo (ma ho forti dubbi anche su questo), per la seconda la differenza con l’iPhone app store è notevole.
Nell’iPhone app store se escludiamo i navigatori, praticamente si trova tutto gratis, certo forse le app a pagamento fanno le cose meglio ma comunque l'app per fare gratis la stessa cosa si trova sempre.
Nella mia previsione iniziale avevo considerato queste caratteristiche anche nel mac app store, così non è, e ho il terrore che questo peggiorerà sempre di più: Apple si prende il 30% dei ricavi per le app vendute sullo store, e se le software house alzassero i prezzi?
Insomma sta avvenendo esattamente il contrario di quello che avevo previsto, vedremo durante le prossime settimane come evolverà la situazione.
Le mie considerazioni prima del 6 sono state queste:
“L’idea è interessante, soprattutto per il fatto che se hai un file che non ti si apre con ciò che hai installato sul mac, lo store ti consiglia quale applicazione scaricare.
Secondo me tutto questo porterà a 3 cose:
1-Ancora più pulizia a livello software nei Mac
2-Attirerà un sacco di utenti iPhone verso mac OSx
3-Produrrà una divisione ancora più netta fra programmatori e utenti base: prima c'erano i programmatori, gli smanettoni e gli utenti base (che si facevano aiutare delle prime 2 categorie per qualsiasi cosa).
Ora ho paura che essere smanettoni non serva più dato che praticamente fa tutto l'app store.”
Questo quello che pensavo prima dell’uscita.
Poi l’ho provato e la rivoluzione è molto meno sensibile rispetto alle previsioni per due semplici motivi.
Il primo è che ci sono veramente poche applicazioni presenti sullo Store.
La seconda è che di gratis non c’è praticamente niente.
Mentre per la prima motivazione potrebbe essere solo questione di tempo (ma ho forti dubbi anche su questo), per la seconda la differenza con l’iPhone app store è notevole.
Nell’iPhone app store se escludiamo i navigatori, praticamente si trova tutto gratis, certo forse le app a pagamento fanno le cose meglio ma comunque l'app per fare gratis la stessa cosa si trova sempre.
Nella mia previsione iniziale avevo considerato queste caratteristiche anche nel mac app store, così non è, e ho il terrore che questo peggiorerà sempre di più: Apple si prende il 30% dei ricavi per le app vendute sullo store, e se le software house alzassero i prezzi?
Insomma sta avvenendo esattamente il contrario di quello che avevo previsto, vedremo durante le prossime settimane come evolverà la situazione.
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