lunedì 25 luglio 2011

l'App di Facebook per iPad è già stata approvata: ma è nascosta!

Nell'ultimo aggiornamento dell'app di Facebook per iPhone di pochi giorni fa sarebbe incluso anche il codice della versione per iPad.
Gli smanettoni più accaniti si stanno già dando da fare per abilitare la tanto attesa versione del social network blu per poterla utilizzare in anteprima.
Questa dovrebbe essere parte dell'interfaccia dell'app (Fonte)


A questo punto mancano veramente pochi giorni al lancio ufficiale.
Ricordo che solo pochi mesi fa Zuckerberg in persona aveva dichiarato che Facebbok non era interessato ad un'app specifica per iPad ma che il tablet poteva usare benissimo l'interfaccia web.
Evidentemente il mercato gli ha fatto cambiare idea...

Andrea

domenica 24 luglio 2011

Brian, Janis, Jimi e Jim...

...ed ora Amy. Non ho citato Kurt, ma il titolo è un chiaro riferimento a “La forza della banda” di Ligabue.
Sono i membri ufficiali del Club 27: club ‘ideale’ che nasce tra il 1969 ed il 1971, anni in cui muoiono, in successione:

  • Brian Jones (’69), fondatore e chitarrista dei Rolling Stones, affogato in piscina
  • Jimi Hendrix (’70), pioniere (e fenomeno) della chitarra elettrica, soffocato dal proprio vomito in seguito ad un cocktail di alcool e tranquillanti
  • Janis Joplin (’70), cantante blues, overdose di eroina
  • Jim Morrison ('71), leader dei Doors, arresto cardiaco (non fu mai effettuata autopsia)

Fin qui le maledette ‘J’, successivamente si aggiungono altri autori minori al club, fino al 1994 quando muore, suicida, Kurt Cobain, frontman dei Nirvana: si è sparato con un fucile. Nella biografia ufficiale la sorella ha dichiarato che Kurt aveva espresso il desiderio di entrare nel club.


E ieri si è aggiunta Amy Winehouse, come artista minore o come membro ufficiale solo il tempo lo stabilirà, a me non dispiaceva come cantante, aveva di sicuro una voce importante.


Roberto

venerdì 22 luglio 2011

Spider Truman e i segreti della casta

Quasi 400.000 persone in meno di una settimana, no, non è il solito gruppo aperto con la promessa “se si iscrivono 1.000.000 di persone verrà debellata la fame nel mondo” è un fenomeno new-mediatico che pochi potevano immaginare di questa portata.
Sto parlando della pagina facebook (e del relativo blog): “i segreti della casta di montecitorio”.
E’ impossibile non averne sentito parlare in questi giorni, ne hanno parlato tutti, financo i più importanti quotidiani esteri.
Autore sarebbe il “misterioso” spider Truman, ex-precario portaborse di qualche politico, licenziato, con tanta voglia di vendicarsi sputtanando la casta pubblicando documenti reali che dimostrerebbero tutti quei privilegi di cui ancora gli italiani non sono a conoscenza.

Gli iscritti al gruppo di Spider Truman si dividono in varie fazioni:
  • c’è chi lo ritiene un eroe a prescindere da tutto,
  • chi dice che, anche se è stato fatto tutto per scopi personali (politici ed economici), serve qualcuno che svegli la coscienza degli italiani,
  • chi dopo le prime rivelazioni lo ha abbandonato proprio perché lo ritiene l’ennesima macchinazione politica,
  • infine chi non ci ha mai creduto e lo critica fin dall’apertura del gruppo Facebook.

Un’ipotesi sventolata fin dall’inizio è che dietro al misterioso blogger ci sia Nicola Caruso, ex rifondazione comunista, sostenitore dei centri sociali, etc.
Questa ipotesi sarebbe stata dimostrata tramite magheggi con gli indirizzi mail, sinceramente non ho provato ma se volete leggere come ci sono arrivati leggete qui.

Il dato certo è questo, in Italia stiamo aspettando una sorta di messia che raduni le masse le organizzi e debelli il cancro di tutta la classe politica attuale, molti, fin troppi, inneggiano alla rivoluzione armata (che poi fra lo scrivere e il fare c’è di mezzo il mare).
Fa quasi paura questo stato di cose perché la gente non ce la fa più a vedere le tasse aumentare e poi scoprire (o riscoprire) quello che sta pubblicato Spider Truman, se la classe politica non agisce in fretta ho paura che questo sarà il preludio di qualcosa di più grosso.
Avete visto tutti come finisce V per Vendetta al cui protagonista si ispira l’avatar di Spider Truman, non bene.

Andrea

mercoledì 20 luglio 2011

Lion, google+, Tulalip e altre novità in ordine sparso

Settimana moscia per quanto riguarda novità importanti: un po’ di voci di corridoio (iPhone 5, interessanti tablet della Sony), un po’ di dati di vendite (solita lotta Google/Apple) e di iscrizioni (Facebook/Goolgle+).
Microsoft per errore (ma siamo sicuri?) svela il suo prossimo social network, Tulalip (perché si sentiva proprio l’esigenza di un altro social network).

Apple ieri finalmente ha approvato l’app ufficiale di Google+, app ben fatta ma con piccoli limiti che presto google limerà sicuramente: è possibile installarla solo su iPhone (niente iTouch o iPad) e non è possibile scrivere in landscape.

Oggi invece qualcosa di un po’ più consistente è accaduto: è stato rilasciato da Apple Lion.
E' già possibile scaricare il nuovo sistema operativo per Mac da subito tramite Mac app store al prezzo di 23,99 €, per le maggiori novità vi rimando all’articolo scritto alla sua presentazione.
I commenti di chi ha utilizzato la gold master (ultima versione di prova per sviluppatori prima dell’app ufficiale) non sono entusiasti, troppi freeze, speriamo che abbiano risolto tutto nella versione finale.


Insieme al rilascio del nuovo sistema operativo, Apple ha presentato i nuovi macbook air e i nuovi mac mini, ma di questo parleremo più avanti.
Inoltre sempre la casa di Cupertino, ieri, ha annunciato un nuovo “misterioso” prodotto che sarà lanciato a settembre (ma va? Sarà forse l’iPhone 5).
Un po’ di carne al fuoco c’è ma nella gran parte dei casi bisogna vedere come evolverà la situazione nelle prossime settimane/mesi.

Andrea

mercoledì 13 luglio 2011

iOS 5 l’AssistiveTouch

Siamo arrivati alla beta 3 di iOS 5 e una delle novità che risulteranno utili per l’utente finale è l’AssistiveTouch.
Si tratta della possibilità di accedere tramite delle “gesture”, combinazioni di movimenti di 2 o più dita, a funzioni che altrimenti sarebbero raggiungibili solo tramite pulsanti fisici.
Al momento si possono regolare il volume (diminuirlo, aumentarlo, silenziarlo), ruotare lo schermo, bloccare il display ed attivare lo shake.
Sarebbe interessante se questa funzione venisse utilizzata anche per altre scorciatoie: connettività, modalità aereo ed altre impostazioni base che risultano difficilmente raggiungibili da menu ordinario.
Vi lascio un video per capire di cosa sto parlando.


Andrea


martedì 12 luglio 2011

La sfida tra Google e Facebook continua!


A pochi giorni dal lancio di Google+, anche se ancora in closed beta, Facebook incassa bene e restituisce il colpo con due interessanti innovazioni. Parliamo della videochiamata e della possibilità di avviare chat testuali in gruppo. La prima è offerta dalla collaborazione con Skype, partner di tutto rispetto, acquistato poco tempo fa da Microsoft, in risposta alla omonima funzione del social network di casa G. La nuova modalità di chiamata sarà integrata nella finestra di chat, un tasto permetterà di avviarla, e nell'interfaccia base di Facebook. Entrando nel profilo di un amico online potremo avviare la conversazione video tramite l'apposita funzione. In caso di mancata risposta sarà possibile lasciare un videomessaggio che comparirà nella posta. Va detto che il servizio di Google rimane ancora un po' in vantaggio per via della possibilità di videochat di gruppo: possono entrare in videoconferenza fino a 10 persone. Un plus non da poco! 
In merito a Google+ lo stesso Mark Zuckerberg è stato uno dei primi iscritti a testare il servizio e non ha risparmiato critiche al concorrente...
Il mio parere personale è che ha del potenziale, che però difficilmente verrà premiato con una diffusione capillare. Ormai Facebook domina incontrastato la scena.


Thomas

Le cerchie di Google +, ma che idea originale!

Reputo la funzione "Cerchie" una delle funzioni più accattivanti del nuovo social network di google.
Poter condividere solo con determinate persone scelte i pensieri, i link, foto etc. è molto utile e potrebbe essere tranquillamente usato anche come mezzo di lavoro (un po' quello che volevano fare con Wave).

Poi però mi sono chiesto “ma è possibile che quel social-capoccione di Zuckerberg  non ci abbia già pensato ?”.
E così se si guarda bene fra le possibilità che offre Facebook, troviamo l’opzione per creare "liste" di amici…
In realtà è un opzione un po’ nascosta, bisogna andare su amici, modifica amici, crea lista, nominare la lista e aggiungere coloro che volete che vedano il messaggio.
Purtroppo non è finita qui perché quando si vuole pubblicare o condividere qualcosa, e vogliamo che sia visibile solo agli utenti della lista, bisogna selezionare il lucchettino con le impostazioni della privacy, cliccare personalizza, rendi visibile a persone specifiche e finalmente possiamo inserire il nome della lista.
Troppo macchinoso, quindi bisogna dare il merito a Google di aver sfruttato un’idea già esistente per farne un punto di forza del nuovo social network.

Se lo stesso Steve Jobs ha citato T.S. Eliot dicendo “i grandi artisti non copiano, rubano” allora complimenti a Google.

Andrea


lunedì 11 luglio 2011

Volete un invito a Google+ ?

Entrate sul blog cliccate su "segui", si trova sulla barra laterale a destra, loggatevi con uno dei vostri account e infine lasciate un commento qua sotto con la mail a cui volete sia spedito l'invito.

sabato 9 luglio 2011

Lion Taglia i ponti col passato

Fino al 2006 i Macintosh montavano esclusivamente processori PowerPC (progettati e fabbricati dalla cordata Apple - IBM - Motorola). Poi ci fu un'apertura verso il mondo Intel, in particolare:

  • Mac OS X 10.4.4 (Tiger) è stato il primo ad essere installabile su un processore Intel
  • Mac OS X 10.5 (Leopard) era installabile sia su PowerPC che su Intel
  • Mac OS X 10.6 (Snow Leopard) è installabile solo su Macintosh con processore Intel
Ovviamente le applicazioni compilate per PowerPC non funzionano sui Mac con processore Intel, e dal 10.4.4 venne integrato un emulatore, Rosetta, per permettere ai possessori di Mac con processore Intel di utilizzare applicazioni compilate per PowerPC

L'emulatore era perfettamente integrato nell'OS, tanto da far sembrare native le applicazioni per le quali emulava l'ambiente PowerPC.

Dal 2006 ad oggi gli sviluppatori hanno avuto abbastanza tempo per adeguarsi alla nuova architettura... ed ora? Con Mac OS X 10.7 Lion sparirà l'emulatore Rosetta...

C'è un sito, RoaringApps, sul quale è possibile consultare un db contenente le varie applicazioni per Mac presenti oggi sulla rete con le relative compatibilità: ho trovato anche app presenti sul Mac App Store che non sono compatibili con Lion, ed è stata una mezza delusione perché credevo che una delle condizioni per stare sullo store ufficiale fosse quella di essere compatibile con il nuovo OS. Comunque poco male, facendo l'upgrade a Lion non ci saranno problemi in presenza di app non compatibili, semplicemente non funzioneranno e si presenteranno con un'icona di questo tipo, ovvero con un segnale di divieto sull'icona dell'app:

Potete anche controllare direttamente sul vostro Mac se le app che avete sono compatibili o meno con Lion, basta fare tasto destro sull'icona dell'applicazione, selezionare 'Ottieni Informazioni' e controllare sulla finestra che si apre: potrete vedere se l'applicazione è di tipo
  • Intel
  • PwerPC
  • Universal (in caso l'app sia stata compilata per entrambe le architetture)



Roberto

martedì 5 luglio 2011

Il 1984 si avvicina.


Il 6 Luglio sarà approvata la nuova delibera dell'Agcom sulla tutela dei diritti d'autore. Tra pochi giorni l'autorità per le garanzie nelle comunicazioni concederà la "licenza di uccidere" a quanti, proprietari di un diritto d'autore, dovessero riscontrare una violazione su qualunque sito (senza distinzioni). Costoro potranno chiedere la rimozione dei contenuti, che dovrà essere completata in 48 ore se il reclamo risultasse fondato. Potrebbe capitarvi, una mattima,  di svegliarvi, accedere al vostro blog e trovarlo irraggiungibile. Potrà altresì essere decretata una sanzione pecuniaria e saranno richiesti provvedimenti anche da parte del provider del servizio indirettamente coinvolto. È comprensibile la necessità di tutela, dopotutto ognuno vuole che essere identificato con la propria opera. Tuttavia ciò che ha scosso gli animi e il malcontento che serpeggia in rete è dovuto ad un altro particolare importante... chi deciderà la sorte dei siti sospetti? Ci si aspetterebbe un'entità super partes a ricoprire il ruolo di giudicante, invece non sarà così. La stessa Agcom provvederà a "sanare i torti", senza il coinvolgimento del sistema giudiziario.
L'autorità per le garanzie nelle comunicazioni è, sulla carta, sciolta da vincoli politici; di fatto, invece, tutti i suoi membri sono nominati dal Governo in carica. La conseguenza logica: tra un paio di giorni il Governo avrà pieni poteri sulla rete. L'accanimento con cui l'attuale maggioranza si è scagliata contro il web, a seguito delle ultime sconfitte elettorali, fa temere il peggio a molti internauti che si aspettano la vendetta a seguito di questo importante cambiamento che, come il cacio sui maccheroni, fornirà carta bianca. Senza contare la pressione di TV e case discografiche, che vorranno tutelati all'estremo i propri prodotti. Dall'opposizione si levano i soliti gridolini di sdegno demagogico (perchè sanno perfettamente che prima o poi il timone passerà a loro), dall'estero la rete di attivisti di Anonymous ha deciso di colpire il sito dell'Autorità, rendendolo inaccessibile, il passaparola tra i blog e i siti è inarrestabile e stanno partendo diverse iniziative di protesta, non solo virtuale, ma anche concreta, in piazza. Tra due giorni il governo potrà decidere della vita o della morte di milioni di siti che, a discrezione dell'Agcom, potranno essere sottoposti a controlli. Compreso il nostro blog. Internet è sinonimo di libertà, il fenomeno del copia/incolla è radicato e diffuso. Tutti hanno tratto ispirazione da altri, prima o poi. L'hanno fatto, e ammesso candidamente, anche i grandi della letteratura. Pertanto tutti noi esponiamo il fianco alla censura. Le premesse per radere al suolo la rete e controllarne i contenuti ci sono tutte.
Vi ricorda niente?


Thomas

venerdì 1 luglio 2011

Google +, la dimostrazione che errare è umano ma perseverare è diabolico


Evidentemente le esperienze prima di Wave, poi di Buzz e infine di Latitude non sono bastate a Goolge per comprendere una nozione fondamentale: in questo momento non c’è spazio per altri social network.
Così anche quest’anno (perché ormai questi lanci hanno cadenza annuale) ci propinerà l’ennesimo tentativo di contrastare l’avanzata inesorabile del social targato Mark Zuckerberg.
Non è una questione di “fatto bene, fatto male”, semplicemente il mercato è saturo, gli utenti ormai si sono abituati alla struttura, alle funzioni, alla popolarità e soprattutto alla non-privacy di Facebook.
Non sto parlando degli smanettoni, nerd e compagnia bella, loro (o noi visto che ne ho aperto uno anche io) hanno aperto un account perfino su Wave, forse il servizio peggiore che Google abbia mai fatto, sto parlando della massa, coloro che utilizzano il pc per lavoro, studio, film, musica, mail, qualche ricerca sporadica ed ovviamente facebook.
Se poi andiamo ad analizzare i contenuti, almeno nella preview, notiamo che gli elementi che comporranno questo social network sono: Cerchie, videoritrovi, foto, spunti, profili…
Praticamente hanno preso Facebook e lo hanno colorato di bianco. A parte gli scherzi, qualche piccolissimo spunto di novità c’è, ma per far cambiare social network agli utenti ci vorrebbe qualcosa di rivoluzionario e qui di rivoluzionario c’è ben poco.
Ho paura che google abbia messo su tutto questo per difendersi dalla nuova posta di facebook.
Ultimamente mi è capitato sempre più spesso di scrivere mail (soprattutto di gruppo) sul social network blue utilizzando la posta interna e non il mio indirizzo google, e mi sono chiesto "quando questa diventerà un vero e proprio indirizzo mail, come sta progressivamente diventando, quanto nuocerà a gmail?", direi un bel po'.
Quindi Google plus sarà l’ennesimo flop del reparto social network della casa di mountain view, ci sarà un altro tentativo nel 2012?

Qui la pagina di presentazione del servizio il cui acceso al momento è solo su invito.

Andrea